Commentario abbreviato:1Samuele 31:3Capitolo 31 La sconfitta e la morte di Saul 1Sam 31:1-7 Il corpo di Saul salvato dagli uomini di Iabes di Galaad 1Sam 31:8-13 Versetti 1-7 Non possiamo giudicare lo stato spirituale o eterno di nessuno dal modo in cui è morto, perché in questo c'è un unico evento per i giusti e per i malvagi. Saul, ferito gravemente e incapace di resistere o di fuggire, non si preoccupò della sua anima mai morta, ma desiderò solo che i Filistei non lo insultassero e non lo facessero soffrire, diventando così il suo stesso assassino. Poiché è un grande inganno del diavolo persuadere i peccatori, in presenza di grandi difficoltà, a ricorrere a quest'ultimo atto di disperazione, è bene fortificare la mente contro di esso, considerando seriamente la sua peccaminosità davanti a Dio e le sue miserabili conseguenze nella società. Ma la nostra sicurezza non è in noi stessi. Cerchiamo la protezione di Colui che custodisce Israele. Vegliamo e preghiamo, e prendiamo l'intera armatura di Dio, per essere in grado di resistere nel giorno del male e, dopo aver fatto tutto, di resistere. Riferimenti incrociati:1Samuele 31:3Dimensione testo: |